L’Ombrina all’Acqua di Mare è una ricetta della cucina tipica siciliana.
Si tratta di un gustoso piatto a base di pesce, che viene aromatizzato e profumato con succo di limone e vino bianco secco.
L’ombrina è un pesce molto pregiato, dalle carni bianche e delicate, simili a quelle della spigola.
Per la pietanza:
4 ombrine del peso di circa 400 g ciascuna, 1 cucchiaino di maggiorana, 2 spicchi d’aglio svestiti, 1 bicchiere di vino bianco secco, il succo di 2 limoni, 4 cucchiai di olio extravergine d’oliva, sale e pepe.
Per completare: 1 ciuffo di prezzemolo tritato.
PREPARAZIONE
Per prima cosa, occorre procedere alla pulizia delle ombrine.
Desquamare ciascuna ombrina con l’attrezzo desquamatore o con la lama di un coltello.
Iniziare l’operazione a partire dalla coda, per risalire fino alla testa del pesce.
Una volta eliminate tutte le squame, sciacquare il pesce sotto il getto dell’acqua corrente.
Praticare, quindi, un’incisione lungo il ventre del pesce ed eviscerarlo.
Eliminare le pinne, poi sciacquarlo nuovamente ed asciugarlo tamponandolo con carta da cucina.
Non appena finite le operazioni di pulizia delle 4 ombrine, scaldare l’olio in una padella abbastanza grande da contenere i 4 pesci.
Rosolarvi le ombrine da entrambi i lati, quindi bagnarle con un mestolo di acqua ed il succo di limone.
Insaporire di sale, di pepe e di maggiorana, poi coprire la padella con un coperchio.
Lasciare cuocere per 5 minuti, quindi aggiungere il vino ed il pepe macinato al momento.
Portare le ombrine a cottura.
Occorreranno all’incirca 10 minuti.
Appena prima di toglierle dal fuoco, unire il prezzemolo tritato.
Trasferire, poi, ciascuna ombrina in un piatto e bagnarla con qualche cucchiaio del sughetto di cottura.
La ricetta tradizionale prevede che agli ingredienti su citati vengano uniti dei pomodorini della varietà ciliegino.
Non abbiamo preferito realizzare una cottura in bianco.
L’ombrina è un pesce osseo marino che appartiene all’ordine Perciformes, alla famiglia Sciaenidae, e al genere Umbrina.
È diffusa nel Mar Mediterraneo e nelle acque italiane, oltre che nel Mar Nero e nell’Oceano Atlantico orientale.
È penetrata nel mar Rosso attraverso il canale di Suez.
Diffusa in tutto il Mediterraneo, l’ombrina vive a bassa profondità presso i fondali sabbiosi situati nelle vicinanze delle spiagge.
Pur essendo un pesce di mare, spesso l’ombrina penetra nelle foci dei fiumi e delle lagune costiere.
Si conoscono numerose specie di ombrine, delle quali quelle che vivono nel Mediterraneo sono tre.
La più comune è l’Umbrina cirrosa, quelle meno diffuse sono l’Umbrina canariensis e l’Umbrina rochus.
L’Umbrina cirrosa ha un corpo moderatamente allungato, caratterizzato da un ventre piatto e da una schiena arcuata.
È ricoperta da squame ed ha una livrea di colore grigio argento, contrassegnata da strisce oblique longitudinali, di colore giallastro, orlate di colore azzurro o violaceo, poste sulle regioni dorsali.
Ha una testa massiccia ed è facilmente riconoscibile per un corto barbiglio carnoso che sporge sulla mandibola, al di sotto della piccola bocca, con labbro superiore sporgente e denti villiformi.
Un’altra caratteristica dell’ombrina è la presenza di una duplice pinna dorsale, delle quali la prima è alta e di forma triangolare , mentre la seconda è più lunga e quasi attaccata alla prima.
Il pesce può raggiungere dimensioni piuttosto grandi, superando in casi eccezionali la lunghezza di un metro ed il peso di oltre 10 kg.
L’ombrina è molto ricercata per le sue carni magre, bianche e dal sapore delicato.
Pertanto, negli ultimi decenni, per incrementare la vendita delle ombrine, esse vengono allevate in sistemi controllati di acquacoltura.
Tuttavia, a parere di alcuni, l’ allevamento delle ombrine non può essere considerato ancora perfettamente collaudato.
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