L’Ossobuco di Tacchino è un secondo piatto semplice da realizzare, ma gustoso e nutriente.
L’ossobuco è un taglio di carne ricavato dallo stinco dell’animale (garretto), situato nella parte superiore della gamba in corrispondenza della tibia.
Le fette, alte circa 3 cm, contengono l’osso, che racchiude il midollo.
La versione tradizionale degli ossibuchi viene preparata con carne di vitello.
La nostra versione, invece, viene realizzata con carne di tacchino, che rende il piatto più leggero.
4 ossibuchi di tacchino, farina q.b., ½ bicchiere di vino bianco secco, 1 cipolla, 1 spicchio d’aglio svestito, brodo di carne (o acqua), 1-2 cucchiaini di curry, qualche ago di rosmarino, 30 g di burro, olio extravergine d’oliva, bacche di pepe rosa, sale e pepe.
PREPARAZIONE
Rimuovere eventuali schegge di ossa presenti negli ossibuchi.
Con un coltello affilato praticare dei tagli nella parte esterna di ciascuno di essi, in maniera tale che non perda la forma durante la cottura.
Passarli, poi, nella farina, scuotendoli per far cadere quella in eccesso.
Mettere sul fuoco una larga padella dal fondo pesante con il burro e 3 cucchiai di olio.
Appena i grassi giungeranno a temperatura, rosolarvi gli ossibuchi.
Quando saranno coloriti da una parte, girarli senza pungerli per non disperdere i liquidi interni.
Appena gli ossibuchi diventeranno dorati, sfumarli con il vino bianco e lasciare evaporare la componente alcolica.
Toglierli, poi, dalla padella e metterli da parte.
Nella stessa padella lasciare appassire lentamente, a fuoco basso, qualche ago di rosmarino ed un trito fine di cipolla ed aglio.
Mescolare il trito ad intervalli regolari, in modo che cuocia senza prendere colore.
Appena il trito di cipolla ed aglio sarà ben appassito, rimettere, ad uno ad uno, l’ossobuco di tacchino in padella.
Insaporirli di sale, di pepe e profumarli con il curry.
Coprire, quindi, gli ossibuchi con il brodo e lasciarli cuocere, a fuoco basso e a padella semicoperta, per circa 45 minuti o fino a quando la carne sarà diventata tenera e un po’ staccata dall’osso.
Di tanto in tanto scuotere la padella, per evitare che gli ossibuchi si attacchino al fondo della stessa.
Girarli un paio di volte.
Se il sugo di cottura dovesse asciugarsi troppo, aggiungere qualche altro cucchiaio di brodo (ma senza eccedere).
Tenere presente che, a fine cottura, il sugo non deve risultare troppo fluido.
Pertanto, se necessario, lasciarlo restringere.
Trasferire, quindi, gli ossibuchi di tacchino su un piatto da portata.
Napparli con il loro sugo di cottura e servirli ben caldi decorandoli con bacche di pepe rosa.
Se gradito, accompagnare gli ossibuchi di tacchino con patate novelle al forno oppure con purè di patate.
Una delle più utilizzate varianti prevede la cottura del’ossobuco di tacchino al forno.
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